Efficienza e risparmio energetico

Il concetto di efficienza energetica rientra in una definizione distinta da quella di risparmio energetico, anche se tra i temi di risparmio ed efficienza vi sono delle strette connessioni.

Il risparmio energetico comprende quella serie di procedure finalizzate alla riduzione dei consumi di energia per le attività che eseguiamo quotidianamente. Conoscere il consumo energetico associato al proprio stile di vita o di lavoro attraverso il dettaglio dei consumi e il reale utilizzo dell’energia (per ogni determinato intervallo di tempo) è il primo passo per cominciare a risparmiare sui costi dell’energia. Imparare a conoscere e a confrontarsi con il dettaglio dei consumi energetici, aiuterà l’utente a ridurre consapevolmente i consumi stessi e la spesa energetica, per una gestione più smart dell’energia, ottenendo risparmi in bolletta e accrescendo il comfort dell’edificio.

L’efficienza energetica di un edificio corrisponde alla sua capacità intrinseca di utilizzare l’energia in modo ottimale (soprattutto per riscaldare o raffreddare gli ambienti), migliorando le prestazioni e producendo come ultimo effetto, quello di risparmiare energia. Pertanto, aumentare l’efficienza energetica di un edificio ha l’obiettivo di migliorare il comfort abitativo diminuendo al contempo i suoi consumi (e costi) energetici.

In altre parole, migliorando le prestazioni energetiche della casa (ovvero, riqualificare un’abitazione e più in generale, un edificio) è possibile risparmiare. In particolare, se analizziamo i principali usi energetici di una abitazione, un buon 67% dei consumi energetici è relativo al condizionamento ambientale (riscaldamento invernale e raffrescamento estivo), il 12% è relativo alla produzione di acqua calda sanitaria, il 15% è relativo ai consumi di apparecchi elettrici ed elettronici e illuminazione, il restante 6% è inerente ai consumi energetici per la cottura dei cibi.

Una volta analizzate le predette ripartizioni dei consumi per i principali usi energetici nel campo domestico, è opportuno approfondire i fattori che li influenzano dal punto di vista della (potenziale) riduzione dei consumi energetici, come combinazione dei termini di:

  • risparmio (riduzione degli sprechi)
  • efficienza (fare meglio, utilizzando meno risorse).

In particolare troviamo:

  • Fattori climatici: La temperatura interna di un edificio dovrebbe essere mantenuta relativamente costante per il benessere e il comfort degli occupanti e per tale ragione, si impiegano sistemi di riscaldamento invernale e raffrescamento estivo. Tuttavia la temperatura dell’ambiente esterno può variare notevolmente a seconda delle stagioni e delle latitudini (localizzazione geografica), passando da decine di gradi sotto lo zero a oltre +40 °C. Pertanto, per un dato isolamento termico dell’edificio, occorre produrre energia con il riscaldamento invernale o il raffrescamento estivo, per portare la temperatura dell’ambiente interno all’edificio ad un livello di comfort, mantenendola costante grazie alla compensazione delle dispersioni di calore verso l’esterno in inverno e limitando in estate, i flussi di calore dall’esterno verso l’interno dell’abitazione.

Inoltre, quali vincoli “esterni” da valutare per determinare le condizioni utili troviamo anche:

  • Fattori sociologici: distribuzione numerica degli occupanti l’edificio, età, condizioni sociali e stili di vita
  • Fattori comportamentali: abitudini di consumo degli occupanti (lasciare le luci accese in ambienti non occupati, tenere accesi i riscaldamenti o il condizionatore anche se non necessario, regolare i termostati su temperature eccessivamente elevate o troppo basse a seconda della stagione e del tipo di climatizzazione che si desidera ottenere) e la modalità di utilizzo delle utenze energetiche, anche sulla base delle attività che si svolgono all’interno dell’edificio: tutto questo ha un impatto notevole sui consumi energetici
  • Fattori tecnologici: la qualità dell’edificio in termini di isolamento termico e la classe energetica delle apparecchiature in esso utilizzate, poiché edifici con un involucro di qualità e con impianti e apparecchiature efficienti contribuiscono, a parità delle precedenti condizioni, a risparmiare sui consumi.

Dato un edificio già esistente (di epoca e tipologia costruttiva e impianti esistenti ben definiti), a parità di collocazione geografica, di un prefissato numero di occupanti e considerati i fattori comportamentali e sociologici ad essi relativi,  le uniche leve sulle quali agire per diminuire potenzialmente i consumi energetici e la relativa spesa energetica sono:

– il fattore comportamentale, legato al tema del “risparmio energetico”

– il fattore tecnologico, connesso al tema dell’ “efficienza energetica”.

Fatta questa analisi, è possibile definire quelli che sono gli interventi tecnologici più significativi ed economicamente convenienti da realizzare, per avere un edificio più efficiente dal punto di vista energetico sulla base delle predette azioni:

1. tecnologie per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

2. impianti per la produzione di energia (sia termica che elettrica)

3. dispositivi e utenze più efficienti

4. sistemi di monitoraggio dei consumi e l’automazione del funzionamento dei dispositivi, sulla base di regole di efficienza energetica

Tenuto conto del set di interventi tecnologici principali, è possibile determinare quelle che secondo ENEA, possono definirsi le prime azioni utili, ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica e del risparmio energetico:

  • impiego di impianti di riscaldamento efficienti
  • incentivazione all’impiego di condizionatori efficienti
  • adozione di lampade/sistemi di illuminazione efficienti e sistemi di controllo
  • inserire l’impiego delle fonti energetiche rinnovabili (es. fotovoltaico e solare termico)
  • modifica dei comportamenti degli occupanti l’edificio grazie all’implementazione di linee guida e regolamenti orientati al risparmio energetico.

Infine, è opportuno sottolineare che in Italia, il Ministero dello Sviluppo Economico promuove l’efficienza energetica negli edifici attraverso due tipi di interventi:

  • interventi a carattere regolatorio (attestazione di prestazione energetica ed eventuali obblighi)
  • interventi a carattere agevolativo (regime di detrazioni fiscali, incentivi)
Vantaggi economici e ambientali

Share on facebook
Share on twitter
Share on linkedin
Share on telegram
Share on whatsapp
Share on email