Diagnosi energetica

La diagnosi energetica è il primo passo propedeutico alla definizione dell’intero processo di riqualificazione energetica di un edificio, partendo proprio dall’analisi del suo comportamento energetico. Essa rappresenta una fotografia dei consumi di un’abitazione/ufficio e si basa sulla raccolta e l’analisi dei dati “di campo” relativi ai consumi reali sotto il profilo costi-benefici, consentendo di conoscere la quantità di energia elettrica e/o combustibile consumata in funzione del clima reale, dell’occupazione e dell’uso degli ambienti dell’edificio. Si tratta di una vera e propria valutazione tecnico-economica dei flussi di energia previsti all’interno di un bilancio energetico, alla volta di individuare gli “sprechi” e pianificare gli interventi di miglioramento.

Ad ogni edificio, all’interno dell’Attestato di Prestazione energetica (APE) può essere attribuita una classe energetica, determinata sulla base dell’indice di prestazione energetica globale non rinnovabile dell’edificio, con l’obiettivo di evidenziare le più significative carenze energetiche dell’edificio stesso e orientare le priorità di intervento di efficientamento energetico.  La classe energetica è viene indicata con una lettera che va da A4 a G e che sta a indicare la qualità energetica e il consumo dell’edificio: partendo dal livello più basso, quindi dalla G che indica quegli immobili che consumano più energia, la scala arriva fino alla classe A4 che include gli immobili più efficienti e con minori consumi energetici.

Chi effettua la diagnosi energetica?

Le figure professionali specializzate e autorizzate ad effettuare una diagnosi energetica sono in particolare, l’auditor energetico (Ae) e l’ EGE (Esperto in gestione dell’energia) – entrambe figure professionali certificate – oppure le società classificate come E.S.Co (Energy Service Company).

Come si realizza una diagnosi energetica?

Innanzitutto, per impostare la diagnosi energetica di un edificio a livello preliminare è fondamentale raccogliere tutte le informazioni sui consumi storici presenti in bolletta. Ma il semplice compendio di serie storiche dei consumi non basta, poiché occorre in ogni caso la valutazione di un esperto per poter raccogliere dati sui consumi di energia “sul campo”, partendo dall’utilizzo di misuratori di consumi energetici, a cominciare dalle principali utenze riconosciute come “energivore”.

Si ricorda che la diagnosi energetica degli edifici è obbligatoria in generale, per la valutazione del fabbisogno energetico per alcuni edifici sedi di grandi imprese ed edifici pubblici, e più in particolare, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, in caso di:

  • riqualificazione di edifici pubblici con la contestuale verifica dei Criteri Ambientali Minimi
  • riqualificazione di impianti con potenza superiore a 100 kW
  • per la contabilizzazione del calore secondo la UNI 10200
Vantaggi economici e ambientali Riqualificazione di un edificio

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