Benefici economici e di risparmio energetico

Come funziona la remunerazione?

Gli aggregatori (anche detti BSP- Balancing Service Providers) ricevono una remunerazione dal soggetto responsabile del dispacciamento (TERNA) per avere di fatto assicurato una riserva utile al bilanciamento della rete, ovvero, al mantenimento dell’equilibrio fra consumi e produzioni, a prescindere dal fatto che la UVAM venga “attivata” o meno per i servizi di dispacciamento (riceva o non riceva, l’ordine di dispacciamento). Ciò non avverrebbe con le risorse tradizionalmente presenti sul MSD (es. le grandi centrali a vapore), i cui gestori sono remunerati soltanto ogni qualvolta sia stata finalizzata la transazione sul mercato, subordinata all’accettazione dell’offerta da parte di TERNA. In altre parole, la remunerazione economica delle UVAM si distingue da quella per le grandi centrali perché oltre al compenso per l’energia attivata (€/MWh), prevede anche la remunerazione di disponibilità della risorsa (corrispettivo fisso, €/MW).

In seconda istanza, sulla base di un rapporto contrattuale con gli utenti di natura privatistica, l’aggregatore stabilisce le regole di prelievo dell’energia prodotta o accumulata dagli utenti stessi, per dati periodi di tempo tipicamente dell’ordine di un’ora. A fronte di ciò, i potenziali vantaggi economici sono quelli ottenibili:

  • in primo luogo, in termini di risparmio della spesa energetica proprio per la riduzione della spesa energetica per le commodities di energia elettrica e gas dovuta alla presenza dell’impianto di produzione di energia rinnovabile con relativo storage che massimizza in tal modo, l’autoconsumo di energia rinnovabile;
  • in secondo luogo, i prosumer assommano ai benefici di “risparmio del costo dell’energia” legati come si è detto, all’autoconsumo istantaneo, anche quelli di vendita di un “servizio elettrico” ai soggetti aggregatori. Il MSD si è appena aperto alle UVAM e, per questo non è possibile fare stime precise sulle remunerazioni.

Si potrebbe in ogni caso, stimare un beneficio per l’utente prosumer possessore di impianto fotovoltaico con accumulo, dell’ordine dei 100 € all’anno per ogni kWp di impianto da FER o di kWh di accumulo installato.

La remunerazione dei servizi svolti dalle UVAM possono comprendere:

  • gli ordinari meccanismi di remunerazione derivante da MSD, cioè sulla base di un corrispettivo variabile pari al prezzo offerto dal BSP (pay as bid) e applicato solamente in caso di attivazione dell’UVAM su MSD per le quantità accettate su detto mercato;
  • tramite la fornitura a termine delle risorse, limitatamente alla fase di sperimentazione. Vi sono in questo caso, vincoli più stringenti per i titolari delle UVAM in termini di impegni a offrire le proprie risorse di capacità su MSD, ma si percepiscono due corrispettivi:
    • un corrispettivo fisso definito in esito ad un’asta al ribasso (di tipo pay-as-bid) rispetto a un valore massimo che va da 15.000 €/MW/anno (per 2 ore di disponibilità giornaliera) a 30.000 €/MW/anno (per 4 ore di disponibilità giornaliera), sempre riferito alle giornate in cui sono stati rispettati gli obblighi di offerta;
    • un corrispettivo variabile pari al prezzo offerto dal titolare dell’UVAM nel MSD (con uno strike price di 400 €/MWh) riconosciuto solamente in caso di attivazione delle risorse su MSD (sempre limitatamente alle quantità accettate, e giustificata dalla natura “emergenziale” dei servizi).
Tecnologie abilitanti

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