UVAP / UVAC / UVAM

Unità Virtuali Abilitate (UVA)

Nella sezione “Apertura del Mercato Servizi Dispacciamento” sono stati citati gli aggregati di Unità di produzione non Rilevanti (UPNR) e Unità di consumo (UC), denominati “Unità Virtuali Abilitate” (UVA) ammesse alla sperimentazione all’interno dei progetti pilota in qualità di nuove risorse ammesse a MSD.

Sperimentare nuove modalità per la partecipazione di diverse tipologie di risorse al MSD, includendo ad esempio gli impianti fotovoltaici residenziali connessi ad un sistema di accumulo/BESS) ha come scopo ulteriore, quello di “distribuire” la regolazione del Sistema elettrico nazionale, partendo dall’attuale assetto “centralizzato”.

La regolazione vigente distingue le UVA in:

  • unità virtuali abilitate di produzione (UVAP), quali aggregati di sole unità di produzione non rilevanti (inclusi i sistemi di accumulo) e che allo stato attuale rientrano nell’ambito delle UVAM
  • unità virtuali abilitate di consumo (UVAC), caratterizzate dall’aggregazione di sole unità di consumo (ad oggi tutte non rilevanti) e che allo stato attuale l rientrano nell’ambito delle UVAM
  • unità virtuali abilitate miste (UVAM), caratterizzate dalla presenza di:
    •  unità di produzione non rilevanti
    • e/o unità di produzione rilevanti non obbligatoriamente abilitate (queste ultime qualora condividano il punto di connessione con unità di consumo)
    • e/o unità di consumo
  • unità virtuali abilitate nodali (UVAN), caratterizzate dalla presenza di unità di produzione rilevanti oggetto di abilitazione volontaria e/o non rilevanti ed eventualmente anche di unità di consumo, sottese allo stesso nodo della rete di trasmissione nazionale.

Le UVA presentano perimetri geografici di aggregazione definiti da Terna in maniera non discriminatoria tra i progetti pilota in corso e in modo coerente con il “modello di rete” (ed i suoi vincoli) utilizzato dall’algoritmo per la selezione delle offerte accettate su MSD, definite per una data zona di mercato e a seconda della tipologia di servizio approvvigionato su MSD.

In altre parole, le UVAM assommano tante piccole unità aggregate prosumer (utenza di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile di potenza nominale inferiore a 1 MW, che allo stesso tempo, rappresenta anche una utenza per il consumo di energia) con accumulo e che, uniti virtualmente attraverso un Aggregatore, per partecipare al MSD, sommano almeno 1 MW di potenza a titolo di capacità modulabile (a salire e/o a scendere); Il piccolo utente prosumer “rinnovabile”, diversamente e al di fuori del sistema delle UVAM, non avrebbe facoltà di essere un soggetto autonomo rispetto al gestore TERNA e quindi non potrebbe partecipare al MSD.

il regolamento MSD UVAM prevede la classificazione di due tipologie di UVAM:

  • UVAM-A, caratterizzate dalla presenza di unità di produzione non rilevanti, unità di produzione rilevanti non già obbligatoriamente abilitate con stesso punto di connessione alla rete con una o più unità di consumo, purché la potenza immessa al punto di connessione non sia superiore a 10 MVA, e di unità di consumo
  • UVAM-B, caratterizzate dalla presenza di unità di produzione rilevanti non già obbligatoriamente abilitate aventi potenza immessa al punto di connessione superiore a 10 MVA e unità di consumo con lo stesso punto di connessione alla rete.

Nelle more della sperimentazione condotta in Italia, l’impiego delle UVAM all’interno dei progetti pilota intende abilitare le predette risorse a fornire servizi per la gestione:

  • delle congestioni di rete
  • del bilanciamento
  • della riserva terziaria, disponibile a fronte di scostamenti del fabbisogno, dell’immissione di fonti rinnovabili non programmabili, di avarie dei gruppi di produzione la cui durata sia di qualche ora.

Con il procedere della sperimentazione si andranno a testare nuove risorse di flessibilità, abilitando la partecipazione delle UVAM anche su altri servizi come la regolazione secondaria di frequenza/potenza, e coinvolgendo anche i consumatori del settore terziario e/o domestico, proprio al fine di perseguire gli obiettivi della transizione energetica e incentivando gli operatori a sviluppare soluzioni innovative per la fornitura.

L’Aggregator, il soggetto aggregatore

Ai fini della partecipazione al MSD delle unità che vanno a costituire gli aggregati consentiti UVA, occorre che si rispettino le modalità di aggregazione, secondo la definizione dei perimetri geografici e di performance richiesti dal Codice di rete oltre che i requisiti tecnici minimi stabiliti da Terna, e che vi sia una unica controparte per la fornitura delle risorse per il dispacciamento: un soggetto terzo aggregatore, il Balance Service Provider (BSP) che può essere distinto dall’utente del dispacciamento.

il BSP diviene quindi, il responsabile anche per il mancato rispetto degli ordini di dispacciamento di Terna.

Apertura del Mercato Servizi DispacciamentoVantaggi di sistema

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